miércoles, 30 de noviembre de 2016

DOCUMENTAL: LÁCTEOS Y CÁNCER: ¿PORQUÉ LAS CHINAS NO TIENEN CÁNCER DE MAMA?

https://www.youtube.com/watch?v=qlTtg23Tb74



UNA MELA AL GIORNO TOGLIE DAVVERO IL MEDICO DI TORNO: SCOPERTE NEL SUCCO PROPRIETÁ ANTITUMORALI

Il succo del frutto ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è ancora chiaro il modo con cui sostanze chiamate polifenoli contrastano il tumore

La mela non è soltanto un concentrato di antiossidanti utili all'organismo, ma anche una fonte di molecole con proprietà antitumorali. E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Istituto di scienze dell'alimentazione del Cnr e pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Secondo gli studiosi, il succo di mela ha effetti di prevenzione sul cancro al colon retto, anche se non è ancora chiaro il meccanismo molecolare, cioè il modo in cui sostanze chiamate polifenoli contrastano il tumore.

"Noi abbiamo studiato per la prima volta in modo specifico proprio quali molecole antiossidanti vanno ad agire e su quali specifiche proteine della cellula", ha spiegato Angelo Facchiano, coautore della ricerca. Studi recenti hanno inoltre evidenziato che il consumo giornaliero di mele permette di ridurre le prescrizioni di farmaci e, per quanto riguarda le donne, di avere una vita sessuale migliore.

Interazione tra antiossidanti e proteine - Sapere che un certo tipo di cellula è "il bersaglio cui mirare è importante, ma non sufficiente - ha aggiunto Facchiano -. Per avere una visione completa e mettere a punto eventuali terapie è necessario conoscere quali sono i meccanismi molecolari e quali proteine sono coinvolte". Gli scienziati hanno effettuato al computer un gran numero di test per individuare quali interazioni avvengano tra i composti antiossidanti presenti nelle mele e le proteine umane. "Si tratta di una metodologia che offre grandi potenzialità e opportunità, tra cui quella di limitare la necessità di esperimenti di laboratorio che richiederebbero l'uso di reagenti costosi e strumentazioni complesse", hanno osservato gli studiosi.

Polifenoli contro il cancro - Le analisi si sono focalizzate su tre tipi di mela (annurca, red delicious, golden delicious) al fine di identificare e quantificare i principali composti antiossidanti in essi contentuti. "I polifenoli della mela ostacolano in particolare la replicazione ed espressione del Dna nelle cellule cancerose del colon, in particolare questo impedisce loro di duplicarsi e far crescere la massa tumorale", ha affermato Facchiano.

Antitumorali naturali - "Abbiamo scoperto inoltre che le proteine sulle quali i polifenoli potrebbero agire sono le stesse con cui interagiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente sviluppati". L'ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono "colpiti" dai farmaci.

FONTE: http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/una-mela-al-giorno-toglie-davvero-il-medico-di-torno-scoperte-nel-succo-proprieta-antitumorali_3037405-201602a.shtml



HAZ VISTO A ALGUIEN CURAR SUS VARICES EN 30 MINUTOS! ESTA MUJER LO HIZO CON ESTA SIMPLE PERO ANTIGUA RECETA

¿Cansada de no poder usar esas faldas o pantalones cortos que tantos te gustan por las molestas várices?

Cuando hablamos de remedios caseros para las várices hay muchas personas que no creen en su eficacia y subestiman su poder. Sin embargo, está comprobado científicamente que la naturaleza cuenta con una gran variedad de elementos muy útiles para dar solución a varios problemas del cuerpo humano, entre ellos las várices.

Las varices pueden ser causadas por distintos factores como:
El envejecimiento
La genética
Falta de ejercicio
Cambios hormonales
Problemas en la circulación

La excelente noticia es que hay una solución natural y efectiva para contrarrestar las molestias que las varices te producen.
Una mezcla de áloe vera, zanahoria y vinagre de manzana que te hará sentir mejor y rejuvenecida.

Ingredientes:
Media taza de zanahoria
Media taza de pulpa (cristal) de áloe vera
Vinagre de manzana

Agrega la zanahoria picada y el cristal de áloe vera en una batidora, procede a licuar estos ingredientes y durante ese proceso vierte el vinagre de manzana hasta que se forme una mezcla homogénea con una consistencia parecida a la de una crema.

¿Cómo utilizarla?
Aplica la mezcla en la parte de la piel afectada, coloca tus pies en alto por aproximadamente 30 minutos. Al pasar este tiempo enjuga la mezcla con abundante agua fría.

Recuerda que la eficacia de los remedios naturales está en la constancia que tengas al aplicarlo.

Después de utilizar esta mezcla que te estamos dando te aseguramos que veras mejorías casi inmediata. Y ahora ¡qué esperas! pruébalo y veras cambios.

FUENTE: http://unavidaensalud.com/farmaceuticas-votaron-para-que-no-salga-a-la-luz-pero-ya-es-un-hecho-puedes-curar-tus-varices-en-menos-de-30-minutos-con-el-uso-de-esta-receta/



PROPRIETÁ DELLA LAVANDA, LA PIANTA PROFUMATA E RILASSANTE
Conoscete le proprietà della lavanda, i suoi benefici e i molteplici usi dei suoi fiori? Forse sì, ma non proprio tutti!

Sicuramente sapete che la lavanda è una pianta molto profumata dai caratteristici fiorellini viola e dalle intense note rilassanti: ma siete a conoscenza, per esempio, del fatto che la lavanda – oltre ad essere coltivabile – in natura si trova anche allo stato selvatico, con fiori blu e bianchi? Oppure sapete che la lavanda è ottima non solo per profumare o nella cosmesi, ma si può utilizzare anche in cucina?

Ecco qui riassunte tutte le proprietà della lavanda, i benefici che regala al nostro corpo e gli usi in più ambiti dei suoi bellissimi fiori!

Proprietà della lavanda – Come profumazione
L’uso principale e più conosciuto della lavanda e dei suoi fiori è sicuramente quello della profumazione. La fragranza unica della lavanda è infatti utilizzata in svariati campi: dalle profumazioni per ambienti, per armadi e cassetti, ai deodoranti, i prodotti di cosmesi fino ai saponi, shampoo, bagnoschiuma e oli essenziali. La lavanda può essere anche impiegata tramite essiccazione dei suoi fiori anche per realizzare prodotti di bellezza fai da te.

Proprietà della lavanda – In cucina
La lavanda è considerata anche una spezia ed è molto utilizzata in cucina. Come prodotto non raffinato dall’uomo troviamo il miele di lavanda, abbastanza raro ma buonissimo, creato dalle api che si nutrono del polline di lavanda. I fiori di lavanda vengono impiegati come ingrediente anche all’interno di ricette, specialmente dolci: biscotti, torte, creme, farciture e dessert al cucchiaio sono alcuni esempi; a causa dell’intensità del suo sapore e del suo profumo, la lavanda rimane però un elemento che in cucina va dosato con molta attenzione: il segreto è preparare un infuso e non utilizzare direttamente il fiore.

Proprietà della lavanda – Tutti i benefici
I fiori di lavanda hanno molti benefici e si trovano anche all’interno di prodotti medicinali. In erboristeria, si possono trovare infatti capsule, integratori o preparati per infusi a base di lavanda efficaci come rimedio naturale contro il mal di testa, crampi intestinali, antinausea e sedativo per la tosse: sembra infatti che la lavanda sia un valido aiuto per decongestionare le vie respiratorie, quindi anche gola e naso. Per lo stesso motivo la lavanda è utilissima per chi soffre di attacchi d’asma. Grazie infine al suo alto potere disinfiammante, la lavanda è consigliata per chi è incline ad avere cistiti o infezioni del tratto urinario.

FONTE: http://www.leitv.it/benessere/proprieta-della-lavanda/



GLUTEN, GRASAS TRANS, LECHE Y OTRAS GRANDES MENTIRAS DE LA ALIMENTACIÓN

Mientras a bombo y platillo se nos aconseja tomar cada día tres o cuatro productos lácteos… alguien lleva años diciendo que es una auténtica locura actuar así; mientras se nos insiste en que hay que comer pan, pasta y patatas a diario… esa misma persona asegura a todo el que quiera oírle que hacer esa recomendación es desconocer la fisiología humana, por mucho que quienes hagan esas recomendaciones sean las autoridades sanitarias. Esa persona es Thierry Souccar, un auténtico visionario de la buena alimentación y la salud, el mismo que ha popularizado conceptos como el del índice glucémico o el proceso de glicación, antes sólo comprensibles para expertos.

Los que le conocemos sabemos que cada uno de sus consejos de nutrición vale su peso en oro.

Souccar, prácticamente desconocido en España hasta hacer un par de años, es toda una celebridad en Francia y en otras partes del mundo, donde lleva más de 20 años diciendo alto y claro verdades absolutas sobre los alimentos y la nutrición, pese a quien pese. Gracias a sus libros (más de una decena) y también a su presencia constante en medios de comunicación franceses (como en Sciences et Avenir o Le Nouvel Observateur), su nombre se ha convertido en una pieza clave de la revolución de la nutrición moderna. No tiene más que teclear su nombre en Google y podrá comprobarlo.

En España ya tiene una legión de fans (los lectores de Los Dossiers de Salud, Nutrición y Bienestar). Acaba de publicar un nuevo libro, “La meilleure façon de manger” (La mejor forma de comer), todavía sin traducir al español, una síntesis de las recomendaciones nutricionales que funcionan, dirigido en igual medida a quienes no saben nada de nutrición y desean comer sano o que su familia se alimente de forma saludable, pero también a los conocedores e incluso profesionales de la salud. Reproducimos a continuación una entrevista que ha concedido, de la que usted extraerá algunas pistas interesantes para su propia salud. (1)

PREGUNTA: Después de tantos años dedicado a denunciar conflictos en materia de nutrición, ¿tiene la sensación de que las cosas han cambiado para las autoridades sanitarias?
THIERRY SOUCCAR: En un mundo perfecto, donde las recomendaciones nutricionales de las administraciones públicas reflejasen a la perfección los conocimientos científicos y su evolución, este libro no sería necesario. De hecho, la primera edición de 2008 se publicó precisamente porque había una falta de información fiable por parte de las autoridades sanitarias. Y si esta nueva edición está viendo la luz, es precisamente porque el problema sigue igual. Entre una edición y otra hemos actualizado nuestras recomendaciones, precisamente porque el conocimiento mismo también ha evolucionado (por ejemplo, en cuanto a los ácidos grasos). Por lo tanto, las lagunas entre los consejos que dan las administraciones públicas y los datos científicos son cada vez mayores. La situación es intolerable.

¿Por ejemplo?
T.S.: Evidentemente, no todo lo que se dice en los consejos nutricionales oficiales es inservible: aumentar el consumo de frutas y verduras, disminuir el azúcar y la sal... todos estamos de acuerdo en eso pero, hoy en día, es como descubrir el Mediterráneo. Sin embargo, seguir diciendo a personas sedentarias que es necesario comer pan, pasta y patatas a diario, es desconocer la fisiología humana. Los almidones son importantes, y tienen reservado un lugar en nuestra alimentación, pero siempre que sean de digestión lenta (lo que no ocurre con la mayoría de las féculas, que es lo que se suele recomendar) y que las cantidades consumidas estén adaptadas al nivel de actividad física realizada. De no ser así, actúan como los azúcares que las propias autoridades recomiendan evitar.

Y en cuanto a los productos lácteos, ¿han cambiado las cosas?
T.S.: Ese tema es el mayor ejemplo de delirio y negación absoluta, heredado de la industria agroalimentaria, según el cual debemos consumir lácteos de tres a cuatro veces al día, durante toda nuestra vida, para prevenir las fracturas. Ningún investigador serio podría defender hoy en día tal recomendación. Yo, junto a otros profesionales, he aportado pruebas de que esto es totalmente falso. Pero, una vez más, eso no quiere decir que los lácteos deban eliminarse sistemáticamente. En el libro “La mejor forma de comer” lo que decimos es que, si se toleran bien y no tenemos problemas con la lactosa y las proteínas lácteas, podemos consumirlos, pero con moderación y eligiendo preferiblemente productos de pequeños mamíferos y de tipo biológico. En cualquier caso, los lácteos no son absolutamente indispensables.

Pero que esas sean las recomendaciones oficiales no es tan grave, ya que nadie está obligado a seguirlas. Podemos basarnos en su libro o en otras fuentes de información.
T.S.: Cierto, pero sería olvidar que las recomendaciones oficiales se imponen en los restaurantes públicos (comedores escolares, albergues y residencias de ancianos, etc.). Sería olvidar también que se estudian en las escuelas donde se forma a profesionales de la dietética, que son trasladadas luego a los pacientes por sus médicos, que se promocionan en los medios de comunicación y en la publicidad (con financiaciones importantes, pagados con nuestros impuestos) y, sobre todo, que la industria alimentaria las aplica al pie de la letra precisamente para poder contar con la aprobación de las autoridades. Esto conduce a una serie de aberraciones como las que se ven cada día en los estantes de los supermercados; por ejemplo quesos especialmente pensados para los niños donde se han disminuido las llamadas grasas saturadas y aumentado el contenido en calcio, principalmente mediante fosfatos de calcio, cuando es un tipo de aditivos que preocupa a los investigadores.

¿Tiene la sensación de que la calidad de los productos mejora?
T.S.: Es muy dispar. Algunas empresas de alimentación han hecho grandes esfuerzos para ofrecer productos con menos aditivos. Otras han emprendido una huida hacia delante, bien para adherirse a las recomendaciones obsoletas de las administraciones públicas, bien para contentar a sus departamentos de marketing. Sobre todo, lo que es inaceptable es la poca transparencia que rodea a los procesos de fabricación y a los productos acabados. La elaboración de los alimentos se realiza lejos del alcance del público, que no sabe cómo se elaboran los productos que come a diario y que, por ejemplo, en el caso de las compotas, quedaría asombrado. El etiquetado es también muy confuso. No siempre se conoce el contenido en sal, el índice glucémico, la cantidad de fosfatos y de aluminio, etc. Sería más interesante y más fiable poner semáforos tricolor en los envases.

Sus artículos y sus libros, que antes estaban en total oposición a lo que se leía habitualmente, y que han sufrido críticas muy duras, van camino de convertirse en obras de referencia. ¿Una buena señal?
T.S.: Bueno, es una satisfacción saber que se ha aportado un punto de vista objetivo en cuestiones delicadas, ya sea sobre la atrazina (herbicida artificial), el bisfenol A (compuesto orgánico presente en muchos envases de plástico), el aluminio, el BCG (vacuna contra la tuberculosis), el dopaje con EPO (hormona eritropoyetina, que sirve para estimular la producción de glóbulos rojos) en el ciclismo y, por supuesto, el azúcar, la sal, los productos a partir de cereales procesados, los productos lácteos, la vitamina D, la creatina, etc. Como al publicarlo vamos contracorriente, es normal sufrir ciertas consecuencias.

Hoy en día parece muy claro pero, cuando publiqué un artículo sobre el azúcar en Sciences et Avenir en la década de los 90 con datos inéditos sobre obesidad y diabetes, las administraciones públicas seguían afirmando que la idea de que el azúcar engorda “es una creencia popular extendida que no tiene ninguna base científica”. Tras la publicación de mi artículo, algunos médicos me escribieron para decirme que estaba muy equivocado y que confundía al público. Todos estaban relacionados con la industria alimentaria.

Lo mismo ocurrió cuando en 1997 escribí que los alimentos refinados agravan la epidemia de diabetes, que las cremas solares no previenen el melanoma, o incluso que el aluminio está relacionado con el alzhéimer. ¡Te tratan como un irresponsable, como enemigo de la salud pública! Cuando empecé a decir en la prensa que los productos lácteos no prevenían las fracturas y que aumentaban el riesgo de padecer cáncer de próstata, algo que ya se ha confirmado, el Ministerio de Salud de Francia publicó un documento oficial en el que aseguraba, y cito textualmente, que “quienes pretenden afirmar que existe una relación entre los lácteos y el cáncer, no son más que gurús pseudocientíficos a los que hay que combatir con especial urgencia”. Esto sucedió en 2003.

Las grasas trans siempre están metidas en polémicas. ¿Podría recordarnos para qué sirven estos ácidos grasos y en qué sentido son nocivos?

T.S.: Los ácidos grasos trans (AGT) se obtienen de grasas parcialmente hidrogenadas: se toman grasas vegetales poliinsaturadas (aceite de girasol, de cártamo, etc.) y se combinan con hidrógeno y un catalizador como el níquel, que las transforma en grasas sólidas. Estas grasas se usan mucho en la industria alimentaria porque se conservan bien y se prestan al procesamiento, al ser sólidas a temperatura ambiente y poder recalentarse varias veces sin degradarse. Pero el equipo de mi amigo Walter Willett, de Harvard, fue el primero en demostrar hace 20 años que los AGT son tóxicos, proinflamatorios y proaterógenos (los agentes que favorecen el proceso arterioscrerótico a través de la creación de las placas de ateroma). Hoy en día hay preocupación por las grasas trans, pero lo cierto es que siguen en nuestros platos.

En su opinión, si no comemos productos industriales, ni gluten, ni productos lácteos, si aumentamos el consumo de frutas y verduras, comemos poca carne, consumimos pescado y huevos con regularidad, y sólo con aceites de calidad, ¿qué otro aspecto de la alimentación convendría controlar?
T.S.: Añadiría los productos biológicos, claro está, sobre todo si comemos mucha fruta y verdura. También tomar alimentos fermentados, que podemos elaborar nosotros mismos y que ayudan a la salud del microbioma (conjunto de microorganismos del cuerpo humano), a pesar de que apenas estamos empezando a conocerlos. Y habría que reservar un lugar para los alimentos que son fuente de almidón, en función del gasto energético. Me refiero a los almidones no procesados, no refinados y de índice glucémico de bajo a moderado, como la batata o el taro. También creo que todos deberíamos tomar diariamente un complemento de vitaminas y minerales en dosis de bajas a moderadas. En cuanto al gluten y los productos lácteos, sin duda podemos eliminarlos; no son indispensables, pero muchos de nosotros preferimos limitarlos a dosis moderadas. ¡Ya está!


¡A su salud!,

Fuentes:El equipo de Los Dossiers de Salud, Nutrición y Bienestar
Entrevista realizada por Julien Venesson y publicada en el nº3 de Salud AlterNatura (febrero 2016).



L’ORTAGGIO CHE MIGLIORA LA VISTA, DEPURA FEGATO E COLON E FA PERDERE PESO

Ingrediente comune in moltissimi piatti, dalle insalate alle zuppe, è un ortaggio molto consumato nel nostro paese. La barbabietola, oltre ad essere buonissima, è una grande fonte di sostanze nutritive: dalla vitamina C allo zucchero, dai minerali agli antiossidanti. Tutte sostanze necessarie per il nostro organismo.
Nonostante nello scorso secolo la coltivazione dell’ortaggio sia stata dedicata sopratutto alla produzione di zucchero, la barbabietola continua ad essere un alimento di prima scelta e indispensabile per una dieta sana. Un noto medico ungherese, Alexander Frerenegui, ha dimostrato che la barbabietola cruda può addirittura aiutare a prevenire il cancro.

Proprietà e Benefici della Barbabietola Rossa
Antitumorale: anni fa la barbabietola rossa è balzata agli onori della cronaca perché alcuni studi condotti in Grecia nel 1983, pubblicati sull’International Journal of Cancer, descrissero le proprietà e gli effetti benefici che questo ortaggio poteva avere nel contrastare il tumore al colon. Sono comunque ancora in atto degli approfondimenti sulle proprietà antitumorali di questo ortaggio. Al momento sono in corso delle ricerche sui benefici che l’estratto di barbabietola rossa potrebbe portare nel trattamento del tumore al pancreas, al seno ed alla prostata.
Rimineralizzante: la barbabietola rossa è innanzitutto un vegetale con ottime proprietà rinfrescanti e rimineralizzanti. La sua assunzione, grazie all’abbondanza di saponine e sali minerali è molto indicata per i bambini deboli, i convalescenti e gli anemici.
Depurativa: sempre grazie alla presenza di saponine che facilitano l’eliminazione dei grassi, la barbabietola rossa ha anche proprietà depurative dell’organismo.
Protegge il sistema cardiocircolatorio: la presenza di vitamina C apporta invece benefici al nostro sistema immunitario rafforzandolo e l’acido folico, in unione con la betaina, rinforza i vasi capillari contribuendo a mantenere in salute il sistema cardiocircolatorio.
Altre Proprietà
Antiossidante: gli antociani, i pigmenti idrosolubili presenti in abbondanza in questo vegetale, appartengono alla famiglia dei flavonoidi ed hanno forti proprietà antiossidanti in grado di apportare benefici al micro circolo ed al cuore in particolare.
Disintossicante: possiede anche ottime proprietà disintossicanti. Pare che le barbabietole aiutino a purificare il sangue ed il fegato. Per questo mangiare la barbabietola rossa è un ottimo aiuto nel contrastare le malattie del fegato.
Contrasta la depressione: le barbabietole rosse contengono la betaina, una sostanza che apporta benefici nel combattere la depressione, ed il triptofano che ha la proprietà di stimolare il cervello a produrre serotonina, una sostanza che ci dona immediatamente una sensazione di generale benessere e tranquillità.
Energetica: anche per chi pratica sport è consigliato mangiare regolarmente la
barbabietola rossa. Questo ortaggio infatti, anche se è a basso contenuto calorico, contiene molto zucchero che viene rilasciato gradualmente nel corpo, fornendo così molta energia nelle prestazioni sportive e per un tempo prolungato.
Difende l’apparato digerente: in ultimo, la barbabietola rossa è in grado di attenuare le infiammazioni che riguardano l’apparato digerente.
Altre proprietà: non solo le radici di barbabietola rossa sono utili alla nostra alimentazione ma anche le foglie hanno buone proprietà in quanto ricche di importanti nutrienti quali il fosforo, lo zinco, la vitamina B6, la vitamina C ed il potassio. Inoltre le foglie della barbabietola contengono più ferro degli spinaci.

Succo di Barbabietola Rossa
Il succo centrifugato di barbabietola rossa ha proprietà molto interessanti.

Diminuisce la pressione: è stato dimostrato da studi condotti in Inghilterra alThe London school of Medicine che bere quotidianamente circa mezzo litro di succo di bietola rossa diminuisce la pressione alta e l’ipertensione. I risultati sarebbero visibili già dopo pochi giorni, con un evidente calo dell’ipertensione.
Combatte l’anemia: il succo crudo di barbabietola è particolarmente idoneo per tutte le persone che soffrono di anemia, in quanto favorisce la formazione di globuli rossi nel sangue.
Altre proprietà: favorisce il drenaggio del sangue, ha proprietà diuretiche e porta benefici alla digestione.

Fonte: rimedio-naturale.it

lunes, 28 de noviembre de 2016




FAJITAS VEGETARIANAS DE PORTOBELLO

Quedan riquísimas, de verdad que es una opción deliciosa para un día vegetariano. Sírvelas con tortillas recién hechecitas, un guacamolito, salsa y limón. Para hacer las fajitas solo vas a cocinar el portobello en rebanadas con un poco de ajo hasta que se haya suavizado.

Ingredientes Porciones: 2 porciones
2 hongos portobello
1 cebolla blanca chica, fileteada
1 pimiento morrón verde, en bastones
1 pimiento morrón naranja, amarillo o rojo, en bastones
2 cucharadas aceite de oliva
Sal de mar y pimienta negra, al gusto
Tortillas de maíz nixtamalizado
Limones, para servir
Guacamole, opcional

Limpia los hongos portobellos con una toallita o papel de cocina. Corta en fajitas o bastones.
Calienta aceite en un sartén o plancha y agrega la cebolla y los pimientos. Cocina a fuego medio alto durante 8-10 minutos o hasta que se hayan suavizado. Sazona al gusto. Retira del fuego.
Agrega los hongos, estos se van a cocinar unos 5-7 minutos a fuego medio alto o hasta que se hayan suavizado.
Agrega los vegetales previamente cocidos y mezcla bien.
Sirve con tortillas calientes y un poco de guacamole si lo prefieres.

FUENTE: Karla Hernández http://www.pizcadesabor.com/fajitas-vegetarianas-de-portobello/



TIRAMISÚ SENZA UOVA E MASCARPONE: RICETTA VEGANA

Una ricetta ottima per preparare il tiramisù vegano, senza uova e mascarpone, perchè rinunciare al buono se siete vegani?

Tiramisu senza uova: pensare ad una dieta vegana per molti equivale a pensare di dover rinunciare una volta per tutte al gusto per i dolci, spesso considerati realizzabili solo con prodotti di origine animale, come burro e uova.

Ma non è così, basta provare la nostra ricetta del tiramisù vegano!

Vi offriamo pertanto l’occasione di smentire questo mito con uno dei classici dolci della tradizione italiana, il tiramisù, diteci nei commenti se la ricetta vi è piaciuta, ci contiamo.

Ingredienti per 4 persone per preparare la ricetta del tiramisu senza uova e mascarpone.

Cominciamo dalla lista degli ingredienti per il tiramisu vegano:
biscotti secchi tipo Osvego oppure pan di spagna senza uova in base alle preferenze
300 grammi di latte di soia
20 grammi di farina 00 o fecola di patate
30 grammi di olio di semi
30 grammi di zucchero di canna integrale
cacao amaro in polvere
cioccolato fondente a scaglie q.b.
caffé (q.b. per inzuppare biscotti o pan di spagna)

La variante cruelty-free del tiramisù richiede che sia preparata prima la crema. Sciogliete la farina con un filo di latte di soia per far sì che non si formino grumi; quindi, scaldate il composto con zucchero, olio ed il restante latte vegetale. Appena la crema inizia a bollire, spegnete il fuoco e continuate a mescolare ancora per qualche minuto.

Una volta raffreddata la crema, potete procedere a tagliare il pan di spagna a metà (o in più strati), oppure disporre i biscotti in fila nello stampo o in singole coppette, imbevendoli prima nel caffé.

Iniziate dalla base e fate più livelli, e su ogni strato spalmate la crema. Sull’ultimo spolverate abbondante cacao amaro opportunamente setacciato e completate con le scaglie di cioccolato fondente.

Terminata la composizione, si consiglia di far riposare il tiramisu senza uova in frigo per circa 2 ore e servire freddo.

Non vi resta quindi che provare questa ricetta del tiramisu vegano, decisamente più light di quella tradizionale ma non per questo meno gustosa.

FONTE: http://www.tuttogreen.it/tiramisu-senza-uova-vegano/